Gli Stati Uniti hanno ridotto le tariffe sulle esportazioni svizzere dal 39% al 15%, ma in cambio hanno ottenuto l’accesso esente da dazi per carne, pesce e pollo americani. I consumatori e le consumatrici svizzere dovrebbero preoccuparsi? L’annuncio, il 1° agosto, di una tariffa del 39% su tutte le importazioni svizzere negli Stati Uniti ha scosso il Paese alpino. Il Governo è stato colto di sorpresa: credeva di aver negoziato una riduzione del dazio a un più gestibile 10%. E invece, le aziende esportatrici svizzere hanno dovuto affrontare l’aliquota tariffaria più alta d’Europa. Come temuto, i dazi trumpiani hanno colpito anche il settore agricolo elvetico, in particolare l’industria casearia. Gli Stati Uniti sono il secondo mercato più grande per il formaggio svizzero dopo la Germania, dal momento che rappresentano l’11% delle esportazioni, pari a 8’774 tonnellate nel 2024. I dati per il mese di agosto (quando il dazio è entrato in vigore), mostrano un calo del 55,4% nelle …